14 Mar, 2023
Per un’esperienza totalizzante
Phygital
‘Physical’ + ‘digital’ = “phygital”. Cosa può voler indicare il neologismo?
Per chi non ne avesse idea – ed anche per i più perspicaci – ‘phygital’ denota la convergenza fra l’esperienza offline e quella online, tra l’universo fisico e quello digitale, che determina un’atmosfera più interattiva e coinvolgente per l’interlocutore. Ma siamo più specifici e circoscriviamo il campo: ciò che connota il phygital sono le cosiddette “tre I”.
Immediatezza ? riferisce alla possibilità di avere tutto a portata di click, per esempio in un negozio si può individuare il prodotto d’interesse disponendo di un apposito totem;
Immersione ? indica uno stato di elevato coinvolgimento ed attenzione nel momento in cui si usa un dispositivo;
Interazione ? rappresenta la possibilità di esplorare l’ambiente circostante utilizzando i cinque sensi e di relazionarsi con il personale di vendita e gli altri clienti.
Soddisfatte tali condizioni, il concetto di phygital si può applicare a parecchi contesti, dai supermercati e le scuole a fiere ed eventi di settore; ed è proprio su questi che intendiamo soffermarci.
Da ormai vario tempo ci risulta impossibile pensare a un mondo senza phygital, basti riflettere sulle ormai consolidate modalità ibride di lavoro e insegnamento: lo smart working e la didattica a distanza. Ebbene, anche il contesto fieristico è stato reinventato mediante il ricorso a soluzioni inedite e originali. Qualche esempio?
La Milano Fashion Week di settembre 2020, le cui sfilate si sono svolte parzialmente live e parzialmente online (per l’esattezza, 23 fisiche e 41 virtuali); il cosiddetto “Supersalone”, nonché edizione speciale del Salone del Mobile tenutasi a Milano nel 2021 a cura dell’architetto Stefano Boeri. Durante l’evento è stata predisposta al pubblico la possibilità di ammirare le opere dal vivo e, in aggiunta, raccogliere ulteriori informazioni e acquistare il prodotto d’interesse mediante scansione di un QR code.
Tante, tante altre sono le occasioni caratterizzate dalla modalità phygital di fruizione dei contenuti: ciò che ci importa rimarcare è l’orientamento odierno alla generazione di esperienze ibride, in cui la componente tecnologica non vada a rimpiazzare del tutto quella dal vivo ma la integri, arricchisca ed estenda in termini di potenzialità. L’orientamento odierno è a un’esperienza ‘totalizzante’.