EDIZIONE FEBBRAIO 2024
Prova prova, collegamento allo Studi…
Influencer marketing equiparato ai media tradizionali: le nuove guideline dell'AGCOM
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato nuove disposizioni sul lavoro degli influencer.
Annunciati i partner della 74esima edizione di Sanremo
Il Festival più atteso dell’anno è alle porte e i brand fanno a gara per accaparrarsi il ruolo di sponsor.
A "Mare Fuori" 4, la comparsa di brand al di fuori del placement
La massività di questo prodotto mediale ha favorito il coinvolgimento di vari brand, integrati nella serie in modalità che vanno ben oltre il classico placement.
"The World's Smallest Gym": Puma e Meta promuovono l'allenamento in mixed reality
In uno spazio di soli 2x2 metri, hanno dimostrato le funzioni disponibili con la nuova release del dispositivo Meta per allenarsi anche in casa.
Baci Perugina sceglie l'immagine alla parola... quella di Antonio Colomboni
Niente più frasi cliché sull’amore impresse sui cartigli dei cioccolatini ma illustrazioni stilizzate ad opera di Antonio Colomboni.
Influencer marketing equiparato ai media tradizionali: le nuove guideline dell’AGCOM
Con lo scoppio del “Pandoro Gate”, la celeberrima vicenda che vede Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata, è emersa un’attività di aggiornamento delle guideline relative agli influencer in Italia che – in realtà – procede da luglio 2023.
Ebbene sì, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato nuove disposizioni sul lavoro degli influencer, equiparandolo di fatto alle attività dei media tradizionali e quindi obbligando questi poli attrattvi di visibilità a rispettare il Testo Unico sui servizi di media audiovisivi, la legge quadro che regola il mercato televisivo nazionale.
L’annuncio ufficiale ha avuto luogo, mediante comunicato stampa dell’AGCOM, in data 10 gennaio 2024 e – nota interessante – ha incluso una definizione di ‘influencer’ del tutto inedita: trattasi di soggetti che «creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media.»
Se tali figure, altrimenti note con la denominazione “content creator”, hanno almeno un milione di follower complessivi sulle diverse piattaforme digitali e se su almeno una di esse godono di un engagement rate di almeno il 2%, devono attenersi alle linee guida dei media tradizionali: anzitutto, una maggior trasparenza per quanto concerne sia la pubblicità sia gli assetti societari; un’adeguata tutela dei minori, disponibilità ad eventuali richieste di rimozione e/o modifica dei contenuti; e soprattutto la segnalazione immediata e riconoscibile dei contenuti frutto di operazioni e/o collaborazioni commerciali. Un tema, quello dell’uso appropriato degli hashtag (#sponsored, #adv e compagnia cantante), da sempre molto discusso.
In ultimo l’Authority menziona l’obbligo, sia per gli influencer finora menzionati sia per quelli seguiti da community più ridotte con un tasso d’ingaggio più circoscritto, di rispettare la restante “disciplina nazionale” in materia nonché quanto riferisce al Codice del consumo e alla pubblicità ingannevole. A garanzia di quanto illustrato, verrà istituito un tavolo tecnico a cui parteciperanno esperti del settore incaricati, ad esempio, di mediare tra influencer e aziende. La questione è senz’altro spinosa, voi che ne pensate? Quali sono i vostri pronostici?
Annunciati i partner della 74esima edizione di Sanremo
Il Festival più atteso dell’anno è alle porte e i brand fanno a gara per accaparrarsi il ruolo di sponsor.
Finora hanno varcato la linea del traguardo Eni, Suzuki, Costa Crociere, Generali, Sephora, VeraLab e -rrrrullo di tamburi – Mutti e Coca-Cola, le due gloriose new entry!
Ma c’è un altro progetto a cui varie imprese hanno fieramente scelto di legarsi, d’impronta territoriale: il suo nome è “Tra palco e città”, un’iniziativa di «brand integration che ha trasformato il Festival di Sanremo in un evento diffuso in tutti i luoghi simbolo della città dei fiori.»
Tv, radio, digital e social… Un apparato crossmediale al servizio del progetto “Tra palco e città”!
Proibito perderselo 😉
A “Mare Fuori” 4, la comparsa di brand al di fuori del placement
Seguaci accaniti o hater, non vi sarà certo sfuggita l’uscita della quarta stagione di “Mare Fuori”, la serie più acclamata negli ultimi tempi che – con le citazioni dei personaggi di una Napoli camorrista – ha generato un vero e proprio fenomeno di massa! E proprio la massività di questo prodotto mediale ha favorito il coinvolgimento di vari brand, integrati nella serie in modalità che vanno ben oltre il classico placement. Scopriamo di cosa si tratta attingendo alle parole dei rispettivi referenti marketing.
«Lavazza entra nella trama proponendo il racconto di un progetto sociale, concreto, dedicato ai ragazzi e alle ragazze, che l’azienda realizza in varie realtà in Italia e all’estero con l’obiettivo di offrire loro supporto e arricchire le loro competenze professionali legate al caffè.» Altro non si tratta che del programma “A Cup of Learning”.
«La partnership di OVS con “Mare Fuori” non è solo l’occasione per presentare le collezioni B. Angel e Utopja, destinate alla Gen Z […] È anche un modo nuovo di […] aiutare i propri clienti a considerare etica la scelta di un abbigliamento dal prezzo accessibile, in equilibrio con la qualità dei prodotti, corrispondente alla domanda delle nuove generazioni, interessate a un modo di vestirsi in sintonia con la loro ricerca diautenticità.»
«Per MSC Crociere la partecipazione a “Mare Fuori” è stata una scelta quasi del tutto naturale perché le ambientazioni di numerose scene della fiction si affacciano sul mare e sul terminal crociere in cui sono spesso ormeggiate le nostre navi da crociera. Inoltre, grazie a questa partnership, avremo l’opportunità di offrire in esclusiva una visita dedicata a “Mare Fuori” a tutti i nostri ospiti che scendono in escursione a Napoli durante le loro vacanze e desiderano andare a vedere dal vivo i luoghi delle scene più importanti e conosciute della serie.»
«Cult, brand di calzature del gruppo Zeis Excelsa, […] accompagnerà con i suoi modelli audaci e unconventional i passi dei protagonisti in ogni puntata delle serie tv. Con la sua storia scritta all’insegna dell’anticonformismo, Cult rappresenta una vera e propria way of life. Il suo stile dall’animo rock e dal carattere forte e fuori dagli schemi e le sue scarpe iconiche in cui ogni generazione si è riconosciuta e si riconosce, lo rendono il partner perfetto».
Ora non avete più scuse per sottrarvi alla serie!
The “World’s Smallest Gym”: Puma e Meta promuovono l’allenamento in mixed reality
Gennaio, mese di buoni propositi. Ma si sa, tra il dire e il fare c’è di mezzo… il tempo, le scuse, gli sbatti, gli imprevisti e tanti di quei “ma” che la metà basta e avanza!
Se la palestra rientra fra quei propositi che tali son rimasti, senza concretizzarsi in un impegno abituale, un progetto realizzato da Puma e Meta potrebbe fare al caso vostro… Peccato abbia luogo in Germania 😅
Qui le due aziende hanno aperto “The World’s Smallest Gym” e, in uno spazio di soli 2×2 metri, hanno dimostrato le funzioni disponibili con la nuova release del dispositivo Meta per allenarsi anche in casa.
L’esperienza in mixed reality è accessibile fino al 3 febbraio ai flagship store di Puma di Berlino presso The East Side Mall e The Mall of Berlin. Il pubblico può iscriversi a una prova di 15-20 minuti delle varie applicazioni di fitness immersive su Quest 3, optando fra esperienze quali boxe, HIIT e Zumba.
La campagna è stata lanciata con l’atleta sponsorizzato da Puma e superstar NBA, Dennis Schröder, e dimostra come il Quest 3 possa integrare il suo allenamento anche negli spazi più ristretti. In affiancamento, sono stati sviluppati eventi live, wild postering, partnership editoriali e influencer marketing.
Come si intuisce, «La mixed reality può cambiare il modo in cui le persone si allenano, rendendolo più accessibile, divertente e più facile da seguire, ma fondamentalmente è sempre uno sport. E gennaio è il momento perfetto per capitalizzare l’incredibile energia che le persone dedicano al fitness, ma risolvendo in modo divertente alcune delle barriere che tutti affrontiamo.»
Baci Perugina sceglie l’immagine alla parola…
quella di Antonio Colomboni
Quest’anno Baci Perugina ha voluto sorprendere i suoi affezionati: niente più frasi cliché sull’amore impresse sui cartigli dei cioccolatini ma, per la prima volta in 102 anni, illustrazioni stilizzate ad opera di Antonio Colomboni. A sigillare – e suggellare – questo cambio d’approccio un pack ipercolorato d’impronta marcatamente pop.
«Con i suoi 102 anni d’età, Baci Perugina dimostra ancora una volta di essere un brand al passo con i tempi e persino avanguardistico. Coltiviamo la nostra esperienza non solo per dare un cioccolatino di alta qualità ma anche per lanciare dei messaggi positivi e di amore con l’intento di essere d’ispirazione per tutti. L’arte pop ed estremamente comunicativa di Antonio Colomboni è un esempio di come questo è possibile; siamo felici, in questo San Valentino, di aver dato una sferzata di colore che rappresenta davvero l’amore universale e la gioia di vivere tutte le emozioni.»
Dallo Studi-ART è tutto, linea al TG…