L’idea nasce da un dato ben preciso: 48%, ovvero i partecipanti a uno studio condotto dal brand svedese che si sono detti parecchio stressati per i preparativi e la pianificazione delle attività natalizie. Da qui, il concept sopracitato che ironizza sull’impegno – ai limiti del maniacale -, la dedizione e serietà con cui si esperisce un periodo di supposta vacanza, incoraggiando a viverlo con più leggerezza e semplicità, valori riconducibili al marchio. E voi, vi ritrovate in questo modus vivendi?

Il gusto non è affatto male, l’ambiente ci guadagna e ciascun divoratore seriale di hot dog – scherzone, anche i consumatori più moderati! – contribuisce alla risoluzione della crisi climatica. Per non dimenticare il pack, di origine completamente vegetale!

Obiettivo del progetto è senz’altro «sfidare sia noi stessi che l’industria alimentare a trovare nuovi percorsi verso scelte sostenibili. E ispirare più persone a provare alternative vegetariane.» Geniale, non credete?

Si promuovono così pratiche green quali il riciclo, la vendita o donazione di ciò che non si vuole più. Inoltre il sito, che condensa contributi da molteplici fonti disponibili online, stimola le persone a partecipare al movimento “Right to Repair”.

Fixmas viene presentato da uno spot che narra una commovente storia incentrata sull’atto di regalare oggetti preziosi – accidentalmente rotti durante l’anno – ai loro proprietari il giorno di Natale. È per questo che «Fixmas incarna lo spirito delle festività con il dono del rinnovamento.»

I livelli vanno da 1 a 3 e danno diritto ai menù Whopper Jr. Double, Whopper o Whopper Double: i più sfacciati possono perfino scegliere di condividere sui social la foto che immortala la loro sbronza!

Il co-presidente e CCO di DM9 – agenzia che ha curato l’iniziativa – spiega che audacia, innovazione e irriverenza sono gli ingredienti di quest’attività che, combinati a tecnologia ed umorismo, sono «essenziali per generare una nuova connessione con i consumatori.» Voi che ne pensate?

A ‘sto giro niente voli pindarici, solo una news “di servizio” che da specialisti della comunicazione siamo  moralmente tenuti a trasmettervi. Si tratta del colore Pantone aggiudicato per l’anno 2024: “Peach Fuzz”, pensato per soddisfare i bisogni di empatia, nutrimento e compassione, e per esaltare l’interiorità di ciascuno veicolando un messaggio di cura e condivisione.  Si dà il caso che nel 2024 Pantone celebri anche il 25esimo anniversario del programma “Pantone Color of the Year”, una piacevole ricorrenza in vigore dal 1999, quando per la prima volta è stato ufficializzato nel mese di dicembre il colore Pantone scelto per l’anno seguente con annessi propositi, auspici e messaggi di vario genere legati al periodo storico.

La tonalità pesca, tenue e delicata, a metà fra il rosa e l’arancione, dall’aura squisitamente vintage, «arricchisce mente, corpo e anima, ispirando la pace interiore», come postato dall’azienda lo scorso 8 dicembre. Dunque si esalta l’interiorità di ognuno, incoraggiando a prendersi una pausa per riesplorare la connessione umana in un’epoca che plasma legami fugaci, superficiali e privi di consistenza. Riappropriamoci del nostro tempo e, soprattutto, scegliamo col cuore con chi trascorrerlo!